Come riconoscere le migliori sedie per ufficio

Una questione di classe

27 settembre 2021

Forse non tutti sanno dopo vent'anni di onorata attività, la normativa che classifica le sedie per ufficio è cambiata. La vecchia UNI EN 1335-1:2000 a partire da settembre 2020 è stata sostituita dalla nuova UNI EN 1335-1:2020, e i motivi di questo cambiamento essenzialmente sono due. Il primo è l'adeguamento delle misure antropometriche: oggi l'altezza media della popolazione è aumentata e quindi era giusto che anche le sedie per ufficio se ne accorgessero. Il secondo è l'adeguamento allo sviluppo teconologico: oggi rispetto a vent'anni fa esistono meccanismi di seduta molto più avanzati e di nuovo era giusto che la norma se ne accorgesse. Le classi ora sono diventate quattro: oltre le tre della precedente normativa, cioè le A, B e C, dove per A si intende la classe con le caratteristiche più avanzate e C quella meno, è stata aggiunta una classe superiore aggiuntiva, la AX. 

Partendo dall'alto, la classe AX si caratterizza per un'escursione amplissima dell'altezza del sedile, ben 16 centimetri, cosa che la rende regolabile per la pressochè totalità degli utenti in termini di altezza, dai più alti ai più bassi. Oltre a questo le sedute in classe AX sono super sedie che per essere classificate tali devono avere: 

1) Un meccanismo sincronizzato, cioè un meccanismo che per intenderci segue meglio i movimenti del corpo facendo muovere in maniera appunto sincronizzata sedile e schienale insieme. 

2) La regolazione della profondità del sedile tramite traslatore di almeno 7 centimentri in profondità, cosa che consente un sostegno corretto delle gambe per la pressochè totalità degli utilizzatori. 

3) La regolazione in altezza dell'appoggio lombare per un corretto sostegno della schiena. 

4) La presenza di braccioli regolabili sia in altezza che in larghezza, cioè quelli che di solito vengono chiamati commercialmente braccioli 2D.

Anche la nuova classe A richiede regolazioni superiori alla precedente. Le regolazioni necessarie di una seduta in classe A sono pressoché identiche a quelle della classe AX, e la differenza principale è che l'escursione in altezza del sedile è sufficiente sia di 13 centimetri e non di 16, con un'altezza minima da terra di 40 centimetri e una massima di 53.

Il consiglio quindi è che se si deve fare un acquisto di diverse sedute meglio assolutamente prediligere sedute di classe AX o A che si adattano meglio alle diverse corporature dei vari utilizzatori.

Le sedute classe B pur essendo sempre a norma del D.lgs 81/2009 (coordinato col D.lgs 106/2009) devono avere intervalli di regolazione meno ampi.Il sedile per esempio in altezza deve andare da un minimo di 42 a un massimo di 52 centimetri (cioè con una regolazione di 10 centimetri) e deve avere una profondità da 38 a 44 centimetri, senza però che gli sia richiesta la presenza di un traslatore (il sedile quindi può essere fisso). Per le sedute in classe B non è nemmeno richiesta la presenza di un meccanismo sincronizzato, quindi per essere classificate tali le sedute B saranno generalmente quelle dotate col cosiddetto "meccanismo a contatto permanente", quello dove ad oscillare è solo lo schienale mentre il sedile è fisso. Nel caso si opti per queste sedute è importante almeno verificare che il meccanismo di oscillazione dello schienale sia regolabile in base al peso dell'utilizzatore.

Importante ricordare sempre che le sedute di classe AX, A e B, cioè quelle dotate di appoggio lombare regolabile, sono le uniche conformi per i lavoratori impegnati a videoterminale secondo il D.lgs 81/2009 (coordinato col D.lgs 106/2009).

Infine le sedute in classe C sono quelle con requisiti e regolazioni minimi. Qui la regolazione dell'altezza del sedile si intende di appena 8 centimetri. In questa classe non serve né un meccanismo sincronizzato, né un traslatore di sedile e neppure braccioli oppure un supporto lombare regolabile. Ironicamente in questa classe finiscono sia le costose sedute direzionali e presidenziali, per intenderci quelle in monoscocca con braccioli fissi, sia quelle più economiche, e la differenza di prezzo e giustificata pressoché completamente dall'utilizzo di materiali pregiati o meno. Comunque sia è bene ricordare che l'assenza di queste caratteristiche le rendono fuori norma per l'uso di operatori a videoterminale ai sensi del sopracitato D.lgs 81/2009 (coordinato col D.lgs 106/2009).

In Italia ci sono vari laboratori accreditati a verificare la corrispondenza delle sedute alla normativa, come il CATAS o il COSMOB, ai quali i produttori in pratica si rivolgono per certificare i nuovi prodotti oppure per certificare quelli esistenti quando le vecchie certificazioni scadono. 

Tradotto in parole poverissime: se per un lavoratore a videoterminale si acquista una sedia a norma UNI EN1335-1:2020 in classe C si è fuori norma e molto probabilmente si sono buttati via soldi, perché decidere di far lavorare un lavoratore in maniera non ergonomica di solito di rivela un pessimo investimento.

Infine il 15 dicembre 2022 è da segnalare un leggero aggiornamento di dettaglio alla normativa, riguardante il sistema di misurazione e la descrizione della classe AX

Scarica i documenti

normativa en1335-1 2020 catas10022024065150573.pdf