Come evitare il greenwashing e l'obsolescenza programmata anche in ufficio

Tre consigli utili

08 aprile 2024

Il 17 gennaio 2024 il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva una nuova direttiva contro le dichiarazioni ambientali fuorvianti e l'obsolescenza programmata.

In sintesi saranno vietate le dichiarazioni ambientali generiche e altre informazioni fuorvianti sui prodotti, verranno autorizzati solo i marchi di sostenibilità basati su sistemi di certificazione approvati o creati da autorità pubbliche e infine le informazioni sulla garanzia dovranno diventare più visibili anche grazie all'introduzione di un nuovo marchio per evidenziare l'estensione della garanzia dei prodotti.

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Le nuove regole mirano a rendere l'etichettatura dei prodotti più chiara e affidabile, vieteranno l'uso di indicazioni ambientali generiche come "rispettoso dell'ambiente", “rispettoso degli animali”, “verde”, "naturale", "biodegradabile", "a impatto climatico zero" o "eco" se non supportate da prove. 

Verrà regolamentato anche l'uso dei marchi di sostenibilità, data la confusione causata dalla loro proliferazione e dal mancato utilizzo di dati comparativi. In futuro nell'UE saranno autorizzati solo marchi di sostenibilità basati su sistemi di certificazione approvati o creati da autorità pubbliche.

Inoltre, la direttiva vieterà le dichiarazioni che suggeriscono un impatto sull'ambiente neutro, ridotto o positivo in virtù della partecipazione a sistemi di compensazione delle emissioni 

LA DURABILITA' AL PRIMO POSTO

Un altro importante obiettivo della nuova legge è far sì che produttori e consumatori siano più attenti alla durata dei prodotti. In futuro, le informazioni sulla garanzia dovranno essere più visibili e verrà creato un nuovo marchio armonizzato per dare maggiore risalto ai prodotti con un periodo di garanzia più esteso.

Le nuove norme vietano anche le indicazioni infondate sulla durata (ad esempio, dichiarare che una lavatrice durerà per 5.000 cicli di lavaggio, se ciò non è esatto in condizioni normali), gli inviti a sostituire i beni di consumo prima del necessario (spesso accade, ad esempio, con l'inchiostro delle stampanti) e le false dichiarazioni sulla riparabilità di un prodotto.

In pratica questa norma mira ad aiutare i consumatori a scegliere prodotti più durevoli, riparabili e sostenibili grazie a etichette e pubblicità affidabili. In altre parole le aziende non potranno più sostenere per esempio che le bottiglie in plastica sono ecologiche perché ha piantato alberi da qualche parte piuttosto che un dato prodotto è sostenibile senza spiegare il perché.

E i tre consigli per i prodotti destinati all'ufficio?

Eccoli.

1) Prediligete prodotti rispondenti ai CAM (clicca sul testo sottolineato per andare all'approfondimento).

2) Scegliete prodotti con garanzie estese oltre a quella di legge.

3) Evitate prodotti troppo economici: la qualità non è mai gratis.